Venerdì, 22 Luglio 2022

Emergenza idrica: l'acqua dell'ex Bacino di cava è una risorsa per i campi del Basso Canavese



Emergenza idrica: l'acqua dell'ex Bacino di cava è una risorsa per i campi del Basso Canavese


Il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza in merito alla grave situazione di deficit idrico in atto in Piemonte. Lo stato di calamità, in particolare per il settore agricolo, dispone il rilascio di acque dai bacini a supporto dell'irrigazione delle colture.

Il Consorzio di 2° grado delle Valli di Lanzo ha richiesto alla Regione Piemonte l’attingimento idrico straordinario all’invaso dell’ex cava di amianto di Balangero e Corio al fine di alimentare il torrente Banna Bendala che serve un comprensorio di 11 comuni. Tale attingimento, già attivato in passato in situazione di emergenza idrica, viene anche ordinariamente effettuato da parte di R.S.A S.r.l. a mezzo di un impianto di sollevamento utilizzato per regolare il livello dell'invaso.

Da sabato 16 luglio è iniziata l’attività di attingimento idrico dal lago e proseguirà fino al raggiungimento della disponibilità di prelievo del bacino.

Come sottolinea il Presidente di R.S.A. Giovanni Poma, “questa iniziativa rappresenta un sostegno concreto al territorio, in un momento di grave crisi idrica: dal comune di Balangero attraversando le campagne ciriacesi, fino ai comuni del basso canavese, Leinì e Brandizzo, le acque dell'ex bacino di cava saranno impiegate per l'irrigazione delle colture, già fortemente colpite dal persistere della siccità.
Grazie all'impegno e al coordinamento congiunto delle principali Istituzioni locali, in particolare del Consorzio di 2° grado delle Valli di Lanzo, Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Unione Monta VLCC, Comune di Balangero, Comune di CorioArpa Piemonte, si è potuto intervenire prontamente e con efficacia”.